sabato 19 marzo 2011

Imparare a fare l'Orto: una rivoluzione silenziosa tra la gente e per la gente di Maremma.

Mentre il sole si sta flebilmente riavvicinando alla nostra Maremma dopo un lungo inverno piovoso, vi "dò in pasto" questo servizio che ho curato per la mia rubrica "Cibo&Dintorni" che seguo sul Magazine "Lo Strillone". L'articolo pubblicato nel numero di Marzo 2011 parla di Imparare a fare l'Orto, ma di fatto parliamo di una nuova società possibile rispettosa della propria terra e vogliosa di avvicinarsi alla campagna non come semplici consumatori di prodotti, ma da "benefattori della terra". Le ultime notizie dal mondo (che sembra così lontano, ma così vicino) ci parlano di disastri ambientali e di guerre. Il Clima con le sue metamorfosi appare solo come un ostacolo alla crescita economica ed un disastro per le Borse di tutto il mondo finchè risulta evidente che la sete di profitto a tutti i costi permette "normalmente" di: tenere vive guerre per il possesso delle risorse energetiche  oppure fuggire di fronte al disastro nucleare di Fukushima. 
Tutto questo è avvenuto , avviene e avverrà nel futuro finchè in testa abbiamo l'idea che la terra va venduta, abbandonata, fatta governare da chi la vuole solo sfruttare, un argomento che pubblicherò su questo blog nei prossimi giorni analizzando nel merito i nostri territori.
Tornare a fare l'Orto nella nostra Maremma, con uno spirito ed una consapevolezza più grande, penso ci potrà permettere di essere dentro per davvero al nostro ambiente, aiutarlo ad essere rigoglioso e fonte di una rinnovata qualità della vita per le nostre comunità. Abbiamo oggi l'opportunità di un progetto che può partire dalle Scuole e che la nostra Condotta SLow Food del Monteregio può aiutare a svilupparsi in modo importante, ma le comunità e soprattutto le nostre Amministrazioni Pubbliche si devono fermare un attimo, comprendere questa opportunità come una grande occasione di crescita che attraversa tutte le generazioni.

"LA TERRA NON SI VENDE: E' LA NOSTRA STORIA E LA NOSTRA RICCHEZZA".

Buona lettura!
















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