martedì 2 novembre 2010

Cuochi e territori a Terra Madre 2010: un impegno per il presente!!

La mia ultima partecipazione a Terra Madre 2010 come Delegato Mondiale ha rappresentato davvero un evento emozionante nella mia vita. Attraverso questo Blog ,che vuole parlare della mia poesia attraversando tutti i cibi possibili, lo scopo è quello di seguire attraverso le mie esperienze l'evoluzione e l'involuzione della mia comunità, che scopro troppo inconsapevole della sua grandezza gastronomica. Ecco che la partecipazione e l'incontro con tanti Cuochi dei Territori di Terra Madre svoltosi a Torino lo scorso ottobre ti presenta "il conto", pieno d'amore verso le nostre vite. Questo report del Laboratorio svoltosi nella sala Oval del Salone del Gusto, che ha visto la partecipazione di centinaia di Cuochi di Terra Madre da tante parti del mondo ,ci dà una prospettiva interessante per il futuro di tutti noi e della nostra grandissima "TERRA MADRE" che supera le barriere, le lingue e i giochi meschini della politica al servizio delle multinazionali.

Buona lettura........



Cuochi e territori

"Teresa Corçao è stata la moderatrice di uno degli ultimi Laboratori di Terra Madre 2010, intitolato “Cuochi e territori”. Cordiale ed energica, Teresa è una cuoca, oltre che la fondatrice di una ONG di Rio de Janeiro in Brasile. “La crescente consapevolezza dell’insostenibilità del nostro sistema alimentare chiama all’azione anche gli chef” ha iniziato. “Gli chef devono contribuire attivamente all’evoluzione del rapporto con il cibo e con il territorio”, ha aggiunto.
Per decenni l'obiettivo dei cuochi è stato quello di preparare cibo e di scoprire nuovi gusti per deliziare i palati dei clienti. Adesso gli chef devono ricominciare a relazionarsi con la terra, con i suoi contadini, con le persone e con le tradizioni. Come primo passo in questa direzione, Teresa ha presentato alla platea il progetto “Tu me ensinas a receita, eu te ensino a transformar”, che ha iniziato nel sud del Brasile. E’ una nuova idea di scuola di cucina: gli chef incontrano i produttori locali nelle loro fattorie per vedere come lavorano, cucinare e poi mangiare con loro. Il giorno seguente i cuochi tornano nella sede della scuola e trasformano la ricetta in un piatto professionale.
Il quadro dipinto da Teresa ha permesso al pubblico di capire la complessità del ruolo che gli chef possono assumere nel diffondere gli ideali di Slow Food. Wam Kat, ex chef della nave Rainbow Warrior, coautore di libri e, secondo la sua stessa definizione, “cuoco democratico”, era seduto vicino agli chef Masayuki Okuda dal Giappone, Abdon Manga dalla Guinea Bissau e Adam Bernstein dagli Stati Uniti. Berstein ha ottenuto per il suo ristorante la più completa certificazione possibile di sostenibilità, mentre Manga, dal canto suo, si impegna a comprare unicamente quello che è disponibile nei mercati locali e solo nelle quantità che sarà poi in grado di utilizzare durante il giorno.
Le reazioni del pubblico sono state molto varie e hanno permesso di passare in rassegna i diversi aspetti del tema centrale del workshop. Una contadina dall’Oregon ha sottolineato con entusiasmo che i contadini sono contentissimi di collaborare con i cuochi. “Noi ci mettiamo la passione in quello che facciamo”, ha dichiarato, “e abbiamo un sacco di ricette di famiglia da condividere”.
Condividere le ricette delle tradizioni familiari, oltre a rimettere in relazione i cuochi con il territorio, permette di preservare quei saperi che in alcuni casi sono tramandati solo oralmente, come nel caso della Guinea Bissau da cui proviene Manga, dove le ricette rappresentano un tesoro orale trasmesso di madre in figlia.
L’intervento dell'uruguaiana Elizabeth Rodrigues Torres è stato accolto da calorosi applausi. Elizabeth ha attirato l’attenzione sul fatto che i cuochi dell’America Latina devono rendersi conto di avere a disposizione un patrimonio immenso, quello della biodiversità che il loro continente può vantare.
“L’edizione di quest’anno rappresenta una tappa fondamentale nel fare emergere questa nuova voce all’interno della comunità di Terra Madre”, ha concluso Teresa Corçao. “Con Terra Madre 2010 abbiamo iniziato a pensare al ruolo dei cuochi nell’equazione Cibo +/= Territori”, ha aggiunto. “L’edizione del 2012 sarà quella delle soluzioni.” 

Report riprodotto da www.terramadre.info 

 

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